UA-37556530-1 parodontologia

Studio Dentistico - D'Angelo & D'Antuono

La Parodontologia si occupa di trattare una patologia chiamata anche comunemente Piorrea; la malattia è un’affezione tanto comune quanto ignorata, colpisce sia maschi che femmine ed ha un’insorgenza che, generalmente inizia dal 30imo anno d’età...

Da diversi anni, la comunità medica si sta muovendo in direzione del paziente per far capire come questa patologia possa peggiorare ed aggravare diversi stati fisiologici, a causa di una continua ed irruenta azione batterica a livello sistemico.

Chi ne risulta maggiormente coinvolto sono i cardiopatici, diabetici, portatori di protesi cardiache od ortopediche, nonché trapiantati.
Per concludere, dunque non si tratta di uno specifico problema dentale, quanto di una vera patologia potenzialmente sistemica

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Come ci si accorge di essere soggetti a tale malattia?

Per parodonto si intende l’insieme dei sistemi di supporto del dente ( gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare ed osso ).


Risposta banale è che bisogna andare dal proprio dentista; l’insidiosità della parodontite è la scarsa quantità di sintomi. La quotidianità del nostro lavoro ci porta spesso a vedere pazienti sbigottiti di fronte alla rivelazione di essere affetti da tale patologia.

Un sanguinamento continuo delle gengive ( durante l’igiene orale domiciliare o anche durante la masticazione ), gonfiore localizzato o generalizzato alle gengive, possono essere un valido motivo per prenotare una visita di controllo.


Ma perchè insorge?



Un insieme di fattori concorre allo sviluppo di tale patologia, che non a caso viene definita multifattoriale.
Da primo una predisposizione congenita a consentire l’attecchimento selettivo ed il successivo sviluppo di alcuni ceppi batterici patogeni per il nostro organismo.
Bisogna precisare che l’intero apparato digerente è colonizzato da ceppi batterici di diverso genere, tuttavia alcuni di essi favoriscono la salute orale ( un pò come accade per i fermenti batterici intestinali ), altri invece minano la salute della bocca.

Ciò che è importante precisare è l'appurata influenza di questa malattia orale a livello sistemico. E’ stata documentata una relazione tra parodontite, infarto miocardico, ictus e mortalità; in altri termini i batteri possono trasferirsi nel macrocircolo sistemico ed andare a colonizzare altri siti, tra cui l’endotelio vascolare cardiaco.
Ma la batteremia può generare problemi anche a maggior distanza ed in circostanze apparentemente non correlate; in gravidanza per esempio una batteremia di questo tipo può condurre a parti prematuri o a nascituri sotto peso.
Ma nel calderone delle correlazioni bisogna necessariamente inserire l’aterosclerosi e l’alterata gestione glicemica nel paziente diabetico.


Per cui è necessario cercare di eliminare dal nostro organismo questa infezione orale che può giungere a compromettere diversi sistemi.


C’è qualche abitudine che può stravolgere l’ecosistema orale?



La risposta è affermativa ed in primo luogo troviamo l’errato atteggiamento igienico. L’intero trattamento della patologia verte sulla motivazione igienica, una corretta pulizia del cavo orale riduce lo sviluppo dei batteri patogeni e la successiva colonizzazione dei siti parodontali.

Altro punto è sicuramente il fumo di tabacco.

Tutti sanno che una delle ovvie conseguenze del “ fumare” è il fiato corto. In questa semplice affermazione si nasconde il danno biologico inferto dal fumo.
Uno dei metaboliti della nicotina, la colcitina, è responsabile del danno anossico inferto al microcircolo. Infatti questo compete con il legame per l’ossigeno sui globuli rossi, riducendo dunque la quantità di O2 che può essere trasportata.
I vari additivi per condensare il catrame, oltre al loro effetto cancerogeno, inducono inoltre aterosclerosi ed alterano i messaggi del sistema immunitario, alterando la catena dell’infiammazione. In sostanza si genera un accumulo di cellule dell’infiammazione nei tessuti gengivali, che ristagnano in situ anche a causa della vasocostrizione indotta ( anche veicolata dalla alterazione del sistema nervoso simpatico ) .
Come se non bastasse viene inferto un danno termico, che compete a congestionare ulteriormente la zona.

Il diabete


Una voce di fine trattazione merita il paziente diabetico.

Il suo alterato turnover del microcircolo vascolare vede l’ovvia associazione con le potenzialità destruenti di tale patologia. In tali pazienti il mantenimento igienico deve essere ancor più scrupoloso ed in ogni caso spesso non necessario ad arrestare completamente l’avanzare della patologia.

Cosa succede se non faccio nulla?


Come si può vedere dalla iconografia, il non far nulla porta a scarsi risultati, in quanto la perdita di attacco conduce inesorabilmente verso la perdita degli elementi in questione oltre al rischio potenziale per la nostra salute ( vedi sopra ).